
La Resistenza
Cos'è la Resistenza? Se si va a cercare su vocabolario italiano la voce resistenza si trovano almeno una decina di definizioni diverse, ognuna legata ad diverso campo (scientifico, fisico, militare,…). Comunque tutte hanno un fattore in comune: la resistenza è un fenomeno che si oppone ad un altro fenomeno, sia quest'ultimo una corrente che tende a scorrere, il moto di un punto materiale, la tendenza di un tessuto a lacerarsi, o la dominazione opprimente di un regime tiranno. Quest'ultima forma di Resistenza è stato un fattore unificante in Europa, contro il nazifascismo. Però non bisogna pensare che sia stata uguale in ogni paese. Possiamo fare una prima distinzione tra paesi sotto il regime fascista (Italia, Germania e Austria), paesi con democrazie parlamentari occidentali (Norvegia, Danimarca, Belgio, Olanda, Francia e Cecoslovacchia), paesi che lottarono per la difesa della loro identità nazionale (Polonia e gli stati baltici), l'URSS, la Jugoslavia e la Grecia. Anche all'interno di questa prima suddivisione ci sono molte differenze. L'obiettivo comune a tutti i paesi è la liberazione dagli invasori e dai loro affiliati. Però molti sono gli obiettivi diversi, perché sono diverse le condizioni di ogni paese, anche tra gli Alleati. Un esempio lampante viene dalla Russia e dagli anglo-americani. La Russia aveva degli interessi nei confronti dei paesi dell'est Europa: la lotta per l'indipendenza della Lituania finirà nel 1952, mentre quella per l'indipendenza ucraina nel 1957, quando il conflitto mondiale era terminato da molti anni. Gli anglo-americani, invece, lasciano molte libertà a tutti i tipi di Resistenza, tranne a quella della Grecia, che era controllata dai comunisti. Con loro la guerra finirà nel 1949.

1-Donne impegnate nella Resistenza partigiana
2-Manifestazioni partigiane in Italia

La Resistenza che ci riguarda più da vicino è quella italiana.
Dopo l'8 Settembre 1943 le cose cambiano in Italia, coloro che ci erano alleati, i tedeschi, diventano nemici. Il movimento di Resistenza si fa più forte quando il paese è occupato da un popolo invasore. Già durante i 45 giorni intercorsi tra il 25 luglio e l'8 settembre 1943, le forze politiche italiane soppresse e perseguitate dal fascismo si riorganizzarono. Il Partito d'azione nel quale erano confluiti diversi gruppi di ispirazione liberal-democratica e il Partito comunista riemersero dalla clandestinità. Nell'Agosto del 1943 si era costituito il Partito socialista italiano di unità proletaria, che raccoglieva l'eredità dei riformisti e dei massimalisti, e la Democrazia cristiana. A partire da formazioni spontanee di renitenti alla leva, si formarono i primi nuclei del movimento partigiano , che arrivò a coinvolgere circa 200.000 italiani in azioni di guerriglia. La resistenza fu un movimento complesso, che riuniva diversi orientamenti politici accomunati dall'antifascismo: mentre le Brigate Garibaldi comprendevano i comunisti, le Brigate Matteotti raccoglievano i socialisti, quelle di Giustizia e Libertà facevano capo al neonato Partito d'azione, altri gruppi avevano matrice cattolica o liberale. Nel frattempo le forze politiche antifasciste si unirono e il 9 settembre 1943 diedero vita al Comitato di liberazione nazionale (CLN), l'organismo politico incaricato di rappresentare la nuova Italia democratica.

Bandiera del Comitato di liberazione nazionale.

Il CNL fu fin da subito caratterizzato da una certa debolezza politica, sia a casa della eterogeneità degli obiettivi, sia per la sua opposizione alla monarchia. Fu Togliatti, con la “svolta di Salerno”, a ottenere il rinvio delle decisioni istituzionali alla fine del conflitto e la formazione di un nuovo governo Badoglio e la luogotenenza di Umberto I. Nel 1944 Badoglio si dimise e fu sostituito dal socialista Bonomi.
L'avanzata alleata partita da Salerno nel settembre del 1943, dopo aver liberato Napoli il 1° ottobre , si ritrovò presto bloccata dai tedeschi lungo la Linea Gustav, che attraversava l'Italia all'altezza di Cassino. Liberata Roma in giugno, si trovarono a fronteggiare un nuovo sbarramento tedesco , quello della linea Gotica, che correva attraverso il crinale appenninico.
Nell'aprile 1945, anche grazie all'”insurrezione nazionale” che mobilitò tutte le forze della Resistenza, gli Alleati raggiunsero le grandi città del Nord, già liberate dai partigiani. Mussolini fu catturato a Dongo mentre tentava di fuggire in Svizzera e fu fucilato il 28 aprile a Milano (piazzale Loreto).

